Remember Polaroid

http://www.polaroids.net/


L'8 febbraio 2008 la Polaroid Corporation ha annunciato che cesserà la produzione delle pellicole istantanee usate nelle macchine fotografiche Polaroid. Questa macchina fotografica, che ha accompagnato tutta la giovinezza di quella generazione che oggi si appresta ad andare in pensione, andrà in pensione con loro. Niente più click e stampa immediata fino ad esaurimento scorte. La Polaroid fu una rivoluzione. Appena scattata una foto potevi vederla subito, dopo averla sventolata un po', e appiccicarla, storta, dritta o sottosopra, nel primo posto
che capitava. Ne scaturiva un ambiente in cui eri circondato da colori, foto allegre e familiari. Da qui nacque quel "porno familiare" oggi ampiamente riconosciuto come forma d'arte contemporanea. Più o meno bizzarre le reazioni alla notizia della chiusura: qualcuno ha
ordinato 12 pacchi da 600 film di pellicola, qualcuno ha aperto un sito chiamato Save Polaroid lanciando, con una strizzatina d'occhi alla serie TV Heroes, la sua campagna "Save Polaroid, save the world", e qualcun altro ha organizzato un'uscita in grande stile per una grande piccola macchina fotografica. Questo è quello che succede su polaroids.net, un sito che raccoglie foto scattate con una Polaroid SX 70 e che lascia il piacere assoluto di entrare in un'altra relazione con l'immagine.
Qui, nel nulla sobrio di uno stilizzatissimo sito, ci si trova di fronte ad emozioni e impressioni di chi ha giocato con il proprio corpo e coi colori del reale creando dei "color kit", gallerie di colore.
La forza del sito sta nella presa di significato dei giochi cromatici, nell'ordine non stabilito, se non addirittura casuale, delle immagini, e nel ritmo per nulla aleatorio della durata della visione. Bellissima è la sezione "mère & fille" in cui trova spazio la nostalgia derisa in modo serio. In due foto, una accanto all'altra, troviamo una mamma nel 1950 quando mamma ancora non era, e sua figlia oggi. Stessa posizione, stesso sorriso o stessa sorpresa nell'essere fotografata e stessa età, a ricordarci come la Polaroid c'era, c'è, ma non ci sarà più. Sono due foto separate nel tempo reale, ma unite dal tempo della Polaroid. Allo spettatore non resta che accettare di sentirsi solo un individuo passivo di fronte a delle immagini e lasciarsi coinvolgere.

Michele Comba

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