Evulozionismo vs Creazionismo

Scienza creazionista?


Partiamo da un semplice esempio. Prendete due provette. Riempitele con acqua e aggiungete nella prima un cucchiaio di soda, nella seconda uno di nitrato di potassio. Entrambi i composti si scioglieranno, ma la prima provetta si riscalderà, la seconda si raffredderà. La soda libera calore, il nitrato ne assorbe. Un banale esperimento da laboratorio. Un fatto, un sacro fatto, sul quale non si discute. L'evoluzione invece non è così. Essa è forse l'unico esperimento che l'uomo non potrà mai ripetere in laboratorio: un evento unico e irripetibile.La biologia però è anche una scienza storica (anche se spesso illuminati scienziati tendono a dimenticarselo): come scienza della vita per eccellenza, essa ci narra da sempre dei racconti. Racconti di vite che cambiano e non di leggi che valgono e varranno per sempre. L'evoluzione, pur non essendo empiricamente dimostrabile, è l'interpretazione che questa scienza ha dato per raccontarci la storia della vita sulla terra. Non fatto, ma interpretazione sulla quale, ovviamente, si può sempre discutere. Ed per questo che siamo qui. Non abbiamo la presunzione di proporre qualcosa di nuovo sull'argomento; piuttosto è importante ed attuale esprimere un punto di vista cercando di proporre spunti di riflessione e confronto.

Nelle sale statunitensi è da poco uscito un film: Expelled: No intelligence allowed di Nathan Frankowski, raccontato da Ben Stein un famoso scrittore e comico americano. La pellicola propone una tutt'altro che celata incapacità nell'accettare la teoria darwiniana, rivendicando il diritto ad insegnare nelle scuole la dottrina del creazionismo durante le ore di scienze. Oltre ad attaccare direttamente alcuni famosi biologi evoluzionisti Richard Dawkins e Daniel Dennett, Stein arriva a denunciare pubblicamente le idee di Darwin, definendole un "doloroso e orribile capitolo della storia delle ideologie" e affermando che essa avrebbe fornito il substrato ideologico ispiratore per lo sviluppo dei regimi totalitaristici quali il Nazismo e il Comunismo. Frankowki raccoglie una serie di testimonianze di insegnanti e scienziati, come Richard Sternberg e Caroline Crocker, che sarebbero stati licenziati per aver sostenuto la teoria del disegno intelligente, la teoria secondo cui un intelletto divine dirige l'evoluzione degli esseri viventi.In risposta potrebbe bastare citare alcuni fatti. Il 20 dicembre 2005 il giudice John E. Jones III, nominato dal presidente Bush, a seguito di un processo, emise una sentenza nella quale dichiarava l'incostituzionalità dell'insegnamento dell'intelligent design nell'ambito dei corsi di biologia. Inoltre nessuno è stato espulso dall'università a causa delle critiche all'evoluzionismo (come facilmente dimostra la permanenza di Michael Behe al dipartimento di biologia dell'università di Lehigh). Basta poi informarsi e leggere qualche scritto di Charles Darwin per accorgersi dell'evidente assurdità e incongruenza del parallelismo tra teoria dell'evoluzione e sviluppo delle idee razziste: come Maria Turchetto, alla quale esprimiamo tutto il nostro appoggio, ci ricorda sull’ Ateo , Darwin, il quale aveva orrore per la schiavitù, nell'"Origine dell'uomo" espresse pensieri sentitamente antirazzisti, promovendo quell'ideale di "simpatia universale" che dovrebbe essere esteso ad ogni civiltà e società umane.Ma limitarci a riportare dei semplici fatti ci porterebbe davvero ad una riflessione costruttiva? Cadremmo nello stesso errore dei teorici che si rifugiano all'interno delle fortezze inespugnabili costruite sulle fondamenta delle loro convinzioni dogmatiche ed inattaccabili. Ci sembra più opportuno porre l'accento sul significato che diamo alla parola "scienza". E' davvero ragionevole pensare che la teoria creazionistica possa essere insegnata nelle scuole come teoria scientifica alternativa all'evoluzionismo? Secondo noi no. Riportando l'abusata ma estremamente efficace citazione del genetista Theodosius Dobzhansky "in biologia nulla ha senso se non alla luce dell'evoluzione". Dal momento in cui la teoria darwiniana fu ideata, poi discussa, ampliata e attualizzata secondo le più recenti scoperte, non è possibile leggere le moderne teorie intorno ai fenomeni della vita e della natura prescindendo da una visione evoluzionistica. Essa è alla base di ogni modello scientifico elaborato su qualsiasi livello, dal molecolare al cellulare, fino ad arrivare agli organismi viventi e, in modo evidente, alle popolazioni. Non stiamo sostenendo che il racconto della creazione debba essere eliminato dai programmi scolastici: la Genesi e tutti i testi sacri sono parte integrante della storia culturale occidentale, la nostra storia. Lasciamo però tale compito alle ore di religione, di storia, o di catechismo.

L'evoluzione rappresenta una vera e propria teoria scientifica proprio perché elaborata attraverso osservazioni, formulando ipotesi e verificandole. Appare evidente che il creazionismo ha ben poco a che vedere con l'idea di scienza comunemente accettata. L'unico fondamento ideologico è l'autorità riposta nei testi sacri. Abbiamo già detto che l'evoluzione non può essere dimostrata direttamente; ma nella scienza molte sono le cose che non vengono dimostrate con certezza, ed è proprio di fronte a questi ostacoli che lo scienziato ricava lo stimolo, l'impulso per proseguire la sua ricerca.Ci appare dunque contraddittorio elevare a teoria scientifica, tale da poter trovare spazio nell'insegnamento durante le ore di scienze, un assunto ideologico che implica un atto di fede e che riguarda ambiti e questioni da inserire piuttosto nel quadro della storia delle religioni o della civiltà occidentale in generale. In breve, "unicuique suum".

Guido Gallo



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