Blu > MUTO


Pittura cinetica e stop-motion

Di artisti che mostrano le loro opere in internet ne conosciamo molti. Vuoi come scelta, vuoi come necessità, internet è la prima e più veloce occasione per mostrarsi al pubblico. Passato il primo gradino c'è chi abbandona il web per ricercare canali più classici e chi invece ne sfrutta le potenzialità. Tra questi ultimi figura Blu, artista made in Bologna, e il suo sito blublu.org. L'immediatezza della rete ci permette di seguire lo sviluppo e ogni nuova opera aggiunta giorno per giorno dall'artista, quasi come un'agenda. E proprio come un'agenda è costruito il sito di Blu. Un piccolo book che possiamo "sfogliare" per scoprire l'opera omnia di un'artista che "imbratta" pareti di stanze e muri che guardano la strada con immagini graffianti che ci proiettano in profonde e serie riflessioni sull'esasperato cammino intrapreso dall'essere umano. Le sue immagini sono partite dall'Italia, con una consistente presenza a Milano, e hanno fatto il giro dell'Europa per arrivare recentemente sulle pareti della monumentale Tate Modern di Londra. Molto particolari sono i suoi video, dove le figure dipinte sui muri di tutto il mondo prendono vita grazie allo stop-motion. Lo stop-motion è una particolare tecnica di ripresa che consiste nell'impressionare un fotogramma alla volta, potendo così modificare a proprio piacimento il materiale che si vuole impressionare e riuscendo quindi ad animare qualunque cosa. Perché il movimento appaia scorrevole sono necessari circa 24 fotogrammi al secondo, e questo dà l'idea di quanto sia eccezionale l'ultimo video messo in rete da Blu. Per realizzarlo ci vuole più lavoro e tempo di quando si possa immaginare, ma c'è del metodo nella sua follia: Blu compone il suo graffito alla parete, lo filma per il tempo necessario, poi modifica la figura quel tanto che basta per dare l'illusione del movimento, la filma ancora, quindi torna a dipingere; e così via per sette minuti.
In Muto, girato a Buenos Aires, animazione e pittura muraria si mescolano; tutto comincia da un muro di mattoni da cui esce una serie di mani e da lì ci trasporta in un universo che non ha limite se non quello dell'immaginazione dello stesso autore. Molto forte si sente il pessimismo che l'artista pone sull'essere umano, infatti niente di buono può "venir fuori" da un uomo, né quando da un uomo ne nasce un altro, né quando per un uomo che si rompe un altro si ricompone. Quello che riesce a fare meglio è trasformarsi in piccoli animali che non esiteranno a mangiarsi il vero uomo per lasciarne solo lo scheletro. In questo cortometraggio Blu crea letteralmente "pittura cinetica", come se Walt Disney avesse concepito tutta Cenerentola in un unico foglio, infinitamente ricancellato.
Michele Comba



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